L'AUDIZIONE DELL'ANCE SUL PSB
di Giorgio Santilli
La presidente Brancaccio ha espresso “preoccupazione per le possibili conseguenze che l’obiettivo di una progressiva riduzione dell’incidenza della spesa primaria sul Pil possa determinare sulla componente in conto capitale della spesa”. Grande attenzione anche al tema del dopo-2026: non rassicura il fatto che, dopo l’effetto prodotto dal Pnrr fino al 2026, nel 2027 sia prevista una riduzione degli investimenti fissi lordi del 3,9%.
Il black out della rete ferroviaria
di Maria Cristina Carlini
La giornata
M.C.C.
LE AUDIZIONI SUL TU ALLA CAMERA
di Mauro Giansante
Con il riordino normativo si regolarizzano le procedure amministrative ma bisogna continuare a tutelare i valori costituzionali del paesaggio e dei beni culturali, ha detto Massimo Castaldi (Mic). Intanto, la Regione Lazio ha annunciato il superamento del target Fer (burden sharing) al 2030. Dal regime transitorio agli impianti dismessi, passando per la definizione delle zone di accelerazione e i vincoli di esproprio: i nuovi allarmi delle associazioni delle imprese. La lettera di Elettricità Futura e Anie al governo
EDILIZIA
di Giusy Iorlano
Di fronte all’incidenza negativa della scarsa manodopera sulle tempistiche di cantiere la tecnologia sembra essere per i costruttori edili una soluzione ottimale al problema, ma è ancora poco diffusa. Arancio (PlanRadar): “Le aziende italiano stanno esplorando attivamente nuove opportunità di crescita”. Il sondaggio globale di PlanRadar sull’edilizia residenziale 2024
CITTà IN SCENA/1
di Giorgio Santilli
Blogger
di Dario Costi
Architetto, Professore, Progettista
visto da FILLEA CGIL
Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, Edilizia e Affini
di Edoardo Zanchini
Ecologista
di Alessandro De Biasio
amministratore delegato Gabetti Lab
di Alessio Bertella
Direttore BIM & Digitalisation Harpaceas
I più letti del diario
CHIARIMENTI E TRAPPOLE DEL DECRETO
IL TESTO DEFINITIVO DEL DECRETO
La circolare dell'Inl
SALVA-CASA
Pro e contro:
Superbonus e riqualificazione energetica
PRO
Virginio Trivella
Coordinatore tecnico-scientifico Rete IRENE
I critici del superbonus (quasi tutti col senno del poi) hanno fatto a gara a trovarne le colpe più diaboliche, omettendo però di riconoscere che gran parte dei guasti che ne sono derivati sono da ricondurre più ai difetti nell’amministrazione dello strumento, che allo strumento in sé, concepito per fornire una risposta straordinaria a una situazione straordinaria.
Ora la confusione regna sovrana.
Le direttive comunitarie che dovrebbero indicare una strada attraverso i decenni vengono rinegoziate, approvate, disconosciute e infine demonizzate. Le strategie nazionali, aggiornate ogni pochi anni, sembrano esercizi contabili destinati a restare lettera morta.
CONTRO
Mauro Grassi
Direttore Fondazione Earth and Water Agenda
Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) per incentivare interventi di efficientamento energetico, antisismico e installazione di impianti fotovoltaici negli edifici. E’ stato utilizzato perlopiù per interventi di efficientamento energetico e in maniera marginale per interventi di tipo antisismico. Ha riguardato circa 500 mila edifici, per circa 1 milione di unità abitative, con un costo medio di investimento di circa 112 mila euro. Si tratta di circa il 3,9% delle unità abitative presenti in Italia. Il costo complessivo per lo stato è di circa 123 miliardi i tre anni. Se si sommano anche i bonus edilizi di altro tipo si arriva ad un volume di risorse intorno ai 190 miliardi.
LA NOTIZIA
Massimo Alvisi, Cherubino Gambardella e Guendalina Salimei: sono loro tre i “finalisti” del concorso per il posto di curatore del Padiglione italiano alla Biennale di Venezia. Si era partiti da una lista di dieci candidati, la commissione insediata al ministero ha svolto la prima selezione. Ora spetta al ministro della Cultura Giuli scegliere il nome del curatore e il progetto di Padiglione presentato.
– G.Sa.Diario nuovi appalti
IL MINISTRO AL QUESTION TIME
di Gabriella Sparano
NUOVE DIFFICOLTà PER I RUP
di Gabriella Sparano
Il bando
VERITAS SPA
di Mercedes Tascedda
Cresme Daily
L'intervento
di Antonio Mura
Le città, e in particolare le aree metropolitane, rappresentano un motore fondamentale per lo sviluppo economico del Paese. Le economie di agglomerazione garantiscono elevati livelli di accessibilità infrastrutturale, attraggono imprese più efficienti, capitale umano e investimenti, aumentano la produttività1, favoriscono l’innovazione con la nascita e lo sviluppo di nuovi prodotti e migliorano l’allocazione delle risorse. Un ampio filone di letteratura economica ha dimostrato che le difficoltà dell’economia italiana2 a mantenere livelli di crescita della produttività nel lungo termine si possono imputare, oltre a molteplici fattori strutturali3, anche alle difficoltà del suo sistema urbano ad adattarsi alle sfide del nuovo millennio. In questo intervento indagheremo il tema della competitività delle città italiane nel confronto con le realtà metropolitane degli altri Paesi.
Editoriale
di Giorgio Santilli
Si è spento ieri a Fabriano, all’età di 99 anni, Francesco Merloni, ingegnere, capitano d’industria, parlamentare per sette legislature, ministro dei Lavori pubblici nei governi Amato e Ciampi, padre della legge che porta il suo nome e che divide da 30 anni. Segno di una forza, di una tenacia che era la forza dell’uomo. Ci vedevamo spesso a quei tempi, e per tanti anni dopo, era un confronto stimolante, mi chiedeva consiglio, insieme a quell’altro galantuomo di Luigi Giampaolino. Ce l’aveva, in particolare, con l’Albo nazionale dei costruttori che considerava il segno di un arretramento culturale del settore, la rinuncia a una sana e leale concorrenza in campo aperto. Lo eliminò con un colpo di penna.
Il suo pallino era la “centralità del progetto” che non riuscì a imporre lui né tutti quelli che sono venuti dopo. Ma la vera forza della sua legge, ancora oggi biasimata per la sua “rigidità” e usata come capro espiatorio pur di non vedere i limiti che cercava di superare, fu di aver portato per la prima volta nel settore dei lavori pubblici una concorrenza fondata sulla trasparenza, sul diritto delle imprese a essere informate, nel rispetto della ferrea legge “un appalto, un bando”. Prima c’era solo spartizione. Dopo, un lungo travaglio. Magari, ad averla oggi quella legge, non avremmo l’80% di quel mercato sommerso che tanti dicono di non volere.
CITTà IN SCENA/1
di Giorgio Santilli
Blogger
di Dario Costi
Architetto, Professore, Progettista
visto da FILLEA CGIL
Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, Edilizia e Affini
di Edoardo Zanchini
Ecologista
di Alessandro De Biasio
amministratore delegato Gabetti Lab
di Alessio Bertella
Direttore BIM & Digitalisation Harpaceas
I più letti del diario
CHIARIMENTI E TRAPPOLE DEL DECRETO
IL TESTO DEFINITIVO DEL DECRETO
La circolare dell'Inl
SALVA-CASA
Pro e contro:
Superbonus e riqualificazione energetica
PRO
Virginio Trivella
Coordinatore tecnico-scientifico Rete IRENE
I critici del superbonus (quasi tutti col senno del poi) hanno fatto a gara a trovarne le colpe più diaboliche, omettendo però di riconoscere che gran parte dei guasti che ne sono derivati sono da ricondurre più ai difetti nell’amministrazione dello strumento, che allo strumento in sé, concepito per fornire una risposta straordinaria a una situazione straordinaria.
Ora la confusione regna sovrana.
Le direttive comunitarie che dovrebbero indicare una strada attraverso i decenni vengono rinegoziate, approvate, disconosciute e infine demonizzate. Le strategie nazionali, aggiornate ogni pochi anni, sembrano esercizi contabili destinati a restare lettera morta.
CONTRO
Mauro Grassi
Direttore Fondazione Earth and Water Agenda
Il Superbonus 110% è un’agevolazione fiscale introdotta dal Decreto Rilancio (DL 34/2020) per incentivare interventi di efficientamento energetico, antisismico e installazione di impianti fotovoltaici negli edifici. E’ stato utilizzato perlopiù per interventi di efficientamento energetico e in maniera marginale per interventi di tipo antisismico. Ha riguardato circa 500 mila edifici, per circa 1 milione di unità abitative, con un costo medio di investimento di circa 112 mila euro. Si tratta di circa il 3,9% delle unità abitative presenti in Italia. Il costo complessivo per lo stato è di circa 123 miliardi i tre anni. Se si sommano anche i bonus edilizi di altro tipo si arriva ad un volume di risorse intorno ai 190 miliardi.
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In redazione: Maria Cristina Carlini, Mauro Giansante
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Iscrizione n°65/2024.
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